Tirare a campare. Siamo tutti lavavetri (Manifesto, 19/09/07) Stefano Sarfati Nahmad (intellettuale milanese di forte impegno civile, è impegnato nella "Rete ebrei contro l'occupazione")
Quando sono in macchina fermo al semaforo e vedo uno zingaro che dalle prime file risale la colonna di auto con in mano una spugna lava-vetri, comincio a diventare nervoso; l'idea di essere intrappolato davanti a lui (o lei) che è libero di venire a toccare la mia auto con la quale faccio corpo e nella quale quasi mi identifico quando sono nel traffico, che è poi un traffico né di persone né di auto ma di una fusione dei due (troppo intelligenti per essere solo auto, troppo basici per essere esseri umani), l'idea che un estraneo, venga e si senta libero di decidere se io sarò quello al quale laverà il vetro pretendendo dei soldi in cambio, obbligandomi così a entrare in rapporto con lui, mi inquieta da matti. Poi come si permette a pulirmi il vetro anche se io gli dico di no, come si permette di annullare così la mia autorità sulla mia auto e su di lui, zingaro. Fortunatamente il semaforo diventa verde così mi rilasso, riprendo il filo dei miei pensieri... gli zingari, l'odio, la deportazione... Penso che ebrei e zingari, prima che nei lager, si sono incontrati nei secoli scorsi nei Balcani e più a nord, sviluppando generi musicali che si contaminavano a vicenda. Anche nel film di Sergio Leone, c'era una volta in America, c'è la contaminazione di ebrei questa volta con gli italo-americani, nella malavita. Solo che i figli, a differenza degli altri, se potevano studiavano e cambiavano mestiere (a volte sviluppavano uno spirito critico). L'individualità ebraica ha sposato benissimo quella borghese.Gli zingari sembrano avere una irriducibilità verso il mondo borghese, come certi ex-sessantottini, ma molto meno al riparo di loro e disposti a fare qualunque cosa, anche il lavavetri, pur di tirare a campare, perché la vita è campare e campare è la vita. Forse non importa da quale parte stai del vetro, se hai in mano un volante o una spugna, sei sempre solo un uomo che tira a campare.