Il corso di quest’anno di Didattica della lingua italiana è stato dedicato a un tema impegnativo: “cambiare discorso”.
Senza pretese di esaustività mi limito a segnalare i passaggi cruciali, a mio avviso, di questo tema.
Innanzitutto che cosa vuole dire “cambiare discorso”? "Cambiare discorso" significa avere un'intuizione creativa. Un'intuizione che "sbaragli" le convinzioni precedenti. Che abbia l’effetto, cioè, di cambiare il modo di parlare intorno a un determinato argomento.
La creatività è quasi sempre un processo di manipolazione, cioè un lavoro di costruzione del nuovo a partire da qualcosa che già esiste. Lo insegnano tanto gli psicologi cognitivisti, quanto i filosofi.
Senza pretese di esaustività mi limito a segnalare i passaggi cruciali, a mio avviso, di questo tema.
Innanzitutto che cosa vuole dire “cambiare discorso”? "Cambiare discorso" significa avere un'intuizione creativa. Un'intuizione che "sbaragli" le convinzioni precedenti. Che abbia l’effetto, cioè, di cambiare il modo di parlare intorno a un determinato argomento.
La creatività è quasi sempre un processo di manipolazione, cioè un lavoro di costruzione del nuovo a partire da qualcosa che già esiste. Lo insegnano tanto gli psicologi cognitivisti, quanto i filosofi.
Ora, come avviene questa manipolazione?
In tantissimi, a volte imprevedibili, modi. Diciamo però che le manovre cognitive privilegiate di cui tenere conto sono le seguenti:
- la generalizzazione di un'idea complessa (cioè costituita da molti elementi in interrelazione tra loro) a un campo più ampio [generalizzazione];
- la specializzazione di un'idea complessa a un campo più ristretto [specializzazione];
- l’inclusione di un’idea complessa in un insieme più ampio [complessificazione];
- la condensazione di un'idea complessa attraverso un processo di sintesi locale (condensazione semantica) e generale (condensazione sintattica) [condensazione];
- la rimodellizzazione di un'idea complessa in modo tale che i suoi elementi:
- cambino configurazione spaziale e quindi le relazioni di reciprocità [riconfigurazione];
- subiscano riduzioni e/o implementazioni da qualche idea complessa esterna [contaminazione];
- cambino tutti di natura, seguendo un algoritmo proporzionale rispetto a un’altra idea complessa [parallelismo].
la trasformazione di un'idea complessa in modo tale che gli elementi cambino solo in parte di natura [metafora].
Nell'elenco riportato è sempre possibile sostituire "idea complessa" con "testo". Riferendoci così in modo più specifico ai processi verbali (e in particolare alla scrittura).
Questo non è che un provvisorio schema indicativo. Eppure, nelle analisi linguistiche e nella ricognizione dei percorsi cognitivi dell'apprendimento linguistico sarà un strumento utile per orientarci!
