Per prima cosa, scegli tra...

Esopo

Di seguito riporto tre favole di Esopo, di grande interesse come materiale per un esercizio di riscrittura. Le prime due sono notissime, la terza no.
La traduzione è molto fedele al testo greco, ma in tutti e tre i casi ho eliminato la parte finale di esplicitazione dell'insegnamento morale.

1.
Una volpe che aveva fame, come vide su una vite dei grappoli sospesi, volle impadronirsene ma non poteva.
Allontanandosi disse fra sé: "Sono acerbi".

2.
In inverno, essendosi bagnati i chicchi di grano, le formiche li esposero all'aria; una cicala invece che aveva fame chiedeva loro del cibo.
E le formiche le dissero:
"Perché durante l'estate non hai raccolto del cibo?".
E quella disse:
"Non sono stata in ozio, ma ho cantato armoniosamente".
E quelle mettendosi a ridere dissero: "Ebbene, se nelle giornate d'estate hai cantato, d'inverno balla".

3.
Quando plasmò gli uomini, Zeus diede a Hermes l’incarico di instillare in loro l’intelligenza e il dio, dopo averla divisa in parti uguali, ne versò una dose per ciascuno. Ma così andò a finire che gli uomini di fisico minuto, colmi della misura loro toccata, divennero saggi, mentre quelli grandi e grossi, visto che il liquido non poteva giungere in tutte le membra, restarono sciocchi.


L'esercizio può svolgersi così:
a) Una prima fase di lettura in cui vengono messi in luce soprattutto i tempi della narrazione, i "vuoti" e le implicazioni del testo, la sua costruzione sintattica. Il tutto anche in relazione al genere testuale.
b) Una seconda fase di interpretazione del testo con ricostruzione del messaggio morale e problematizzazione etica del testo. In questa fase occorre anche spingere il dibattito verso altri fatti esemplari che rimandano al medesimo insegnamento morale. E inoltre bisogna discutere della diversa facilità di ricostruzione del messaggio morale e della sua diversa problematicità.
c) Un terza fase di riscrittura con riempimento dei vuoti del testo.

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