Lavorare con gli strumenti della narratologia a scuola è molto importante. Permette contemporaneamente un grande coinvolgimento e il lavoro simultaneo su molte componenti della competenza linguistica.
Occorre sempre ricordare che la narratologia è figlia del cinema, per cui il modo più funzionale di usare questi strumenti è in relazione all'audiovisivo.
Vi consiglio di lavorare su testi audiovisivi:
- brevissimi (pubblicità "che raccontano");
- parziali (se indipendenti e conchiusi);
- integrali, ma solo se utili in relazione al curricolo (per esempio la relazione cinema/romanzo in testi come Io non ho paura).
I principali oggetti della narratologia utili per la didattica della lingua, attraverso esercizi di manipolazione, sono i seguenti:
- il tempo del racconto;
- la focalizzazione (il punto di vista);
- lo schema fabula/intreccio;
- il paradigma di tratti psicologici.
Con i tempi si lavora sulla collocazione degli avvenimenti rispetto a chi racconta la storia e sulla loro durata, principalmente in relazione alla morfologia verbale, e alla sintassi della subordinata.
Con la focalizzazione si lavora sul punto di vista di chi racconta la storia in relazione alle variabili sociolinguistiche (diastratica, diafasica, diamesica, diatopica, diacronica).
Con lo schema fabual/intreccio si lavora sulla struttura della storia in relazione alla capacità di disporre le informazioni.
Con il paradigma dei tratti psicologici si lavora sulla definizione e ridefinizione dei personaggi - spesso con intenti parodici -, soprattutto in relazione al lessico.
E' possibile lavorare contemporaneamente con diversi strumenti: ad esempio è facile che cambiando punto di vista si possa operare anche sull'intreccio.
Un piccolo ventaglio di generi tra cui muoversi è il seguente:
racconto
fiaba
articolo di giornale
intervista
dialogo
monologo (orale)
lettera
diario
relazione
verbale
Ulteriori vincoli possibili consigliati:
- temporale (per esempio 40 minn) e/o
- quantitativo (numero di parole).
