Di seguito, uno schema con cui lavorare in sede di "analisi logica", attraverso un sistema concettuale introdotto da Tesnière (1959) e raffinato, tra gli altri, da Prandi (2006).
A partire dal concetto di verbo come motore del processo enunciativo, si può introdurre il concetto di valenza come numero di argomenti di cui esso ha bisogno per formare un predicato.
Ogni predicato è come una rappresentazione teatrale di cui il canovaccio è rappresentato dal predicato. Gli argomenti sono gli attori.
Esistono predicati con zero, una, due, tre, quattro valenze, cioè ruoli da recitare.
Intorno agli attori che recitano l'azione segnalata dal predicato, esiste, naturalmente, anche un ambiente di circostanze.
Fuori di metafora, dunque, oltre agli argomenti del verbo, bisogna considerare le sue espansioni, ovvero le condizioni all'interno delle quali si svolge il processo predicato:
margini del processo (le circostanze del processo)
sono le informazioni di
- luogo
- tempo
- causa
- concessione
margini del predicato
sono le informazioni di
- strumento
- collaborazione dell'agente
- beneficiario
- fine
modificatori
sono informazioni di
- modo
Le espansioni del nome, invece, sono
- modificatori (aggettivi e apposizioni)
- complementi