In questo spazio troverai passi di articoli e saggi e pubblicati e no, materiali di lavoro per la didattica della lingua, per il laboratorio di scrittura, per lo studio della linguistica. A tutti buon lavoro!
Sette punti facili sulla creatività
Di seguito, a mo' di elenco, propongo di riflettere su alcune questioni importanti per la relazione tra didattica e creatività linguistica.
1. C’è interazione tra i diversi piani della creatività linguistica intesa come creatività del linguaggio e creatività della lingua:
Ideativa e ludica
(mimetica e euristica)
Gestuale (es. danza)
Creatività linguistica
Musicale (es. ritmo)
Logico-matematica (induzione/deduzione)
La scuola dell’infanzia musicale di Berlino rappresenta un buon esempio di come, in età prescolare soprattutto, si possa partire da un punto dello schema per arrivare poi a tutti gli altri. Un’educazione alla creatività incentrata su danza o poesia, od osservazione dei fenomeni fisici rappresentano altri esempi.
Per tutti questi motivi, quella alla creatività dovrebbe essere un’educazione “globale”, ovvero protesa alla globalità del soggetto, anche quando pare concentrata su di un solo piano.
Educare alla creatività significa agire in diverse direzioni.
1)Trovare soluzioni;
2) Prendere decisioni;
3) Vivere insieme agli altri.
Tutte cose che riguardano le diverse intelligenze (razionali ed emotive), e che coinvolgono, di volta in volta, i diversi spazi esperienziali del soggetto.
2. Le manovre cognitive (generalizz./specializz./compless./condens./riconfig./metafora) rappresentano le categorie generali sulle quali si basa un modello di creatività esplicita: cioè un modello per incoraggiare esplicitamente a produrre idee. A partire da queste manovre cognitive, si possono poi pensare moltissimi livelli di educazione esplicita alla creatività.
In particolare, un modello per la creatività linguistica si concretizza nella presentazione di un certo numero di indicazioni per l’inventio. Ciò vale tanto per la creatività in senso argomentativo che per quella in senso descrittivo oppure narrativo. I tre piani si influenzano reciprocamente, cosicché un bravo narratore sa descrivere e argomentare, un bravo argomentatore sa narrare ecc.
3. L’educazione alla creatività ha un valore importante perché si gioca sul punto di incontro tra spazio mentale e spazio fisico.
Spazio mentale Gioco Matematica Musica Lingua
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Spazio fisico Gioco Danza Musica Lingua
4. L’intenzionalità dell’atto creativo può assumere diversi orientamenti (intenzioni) in relazione al fatto che sia rivolta:
- alla produzione di un oggetto,
- all’analisi del soggetto,
- alla trasformazione del contesto.
Anche se la creatività passa sempre per un oggetto (prodotto anche ideale o virtuale che la rende visibile), ha sempre un soggetto (cioè ha sempre un’intenzionalità), e attraversa sempre un contesto (cioè è relativa), essa è diretta verso uno dei poli e assume caratteristiche e intenzioni diverse.
La ricerca scientifica è rivolta al contesto, la psicanalisi al soggetto e la pubblicità all’oggetto.
5. Creatività e consapevolezza. Per la didattica vanno insieme, anche se molte teorie della creatività suggeriscono il contrario.
6. Nuovo e noto nella lettura e letteratura. Si richiamano a vicenda e devono essere commisurati il quattro modi diversi:
- nuovo per nuovo (la curiosità di affrontare cose nuove)
- nuovo per noto (le cose nuove servono a rinforzare le cose già dette)
- noto per nuovo (le cose che si sanno fanno da pista di decollo per le novità)
- noto per noto (il piacere di sentire cose già sentite).
7. Creatività e narrazione. Comunichiamo per il bisogno di senso. La narrazione dà senso al mondo senza esaurirlo.